lunedì 31 dicembre 2012

Buon 2013!





 BUON  2013! 

Auguri a tutti i miei lettori affezionati e non e che il nuovo anno
sia un anno bello da ricordare!

Per voi niente ricette ma fiori e dolci per l'ultimo dell'anno!


                             
                                      
                                        

domenica 23 dicembre 2012

Natale e' arrivato!



Ormai ci siamo..Due giorni ed e' Natale! Dopo una ricerca affannosa su internet per cercare qualcosa di originale e mai fatto prima,  il menu' natalizio e' stato scelto. Che fatica pero', confusione, negozi pieni ma,  alla fine, ho trovato tutto quello che cercavo ed ecco che cosa ho deciso di presentare nel grande giorno:

Antipasti:
salamini, frittatine di zucchine, mozzarelline panate, olive ascolane, caprini alla griglia, insalata russa, finger food di caprese in bicchierini con mozzarella, pomodoro e basilico e, come piatto forte, cocktail di lenticchie piccanti con involtini di verza e salsiccine e fette di pane grigliato.  

Primo:
"Timballino con porcini e gorgonzola":

Ingredienti x 4 persone: 
200gr di funghi porcini/150gr di riso superfino/mezza cipolla/mezzo bicchiere di
vino bianco/300ml di brodo vegetale/130gr di gorgonzola/50gr di grana grattugiato/
burro/prezzemolo tritato/pistilli di zafferano/50g di panna fresca/sale e pepe/

Trifolate i funghi con poco burro, sale, pepe e prezzemolo. Fate appassire la cipolla
affettata sottile con una noce di burro, unite il riso e fatelo tostare. Sfumate con il vino
e fate cuocere versando il brodo man mano e amalgamando lo zafferano a meta' cottura.
Mantecate con burro e grana e regolate di sale. Imburrate 4 stampini, foderateli di riso,
mettete al centro qualche fungo e un dado di gorgonzola, coprite di riso e infornate a
180° per 7 minuti. Fate fondere il resto del gorgonzola con la panna. Sformate i timballini
e serviteli con la salsa al gorgonzola e altri funghi.

Secondo:
"Filetto di maiale al taleggio e nero d'avola" (v. ricetta sul blog sotto: Scuole di cucina) 



Dolce: 
Parfait al croccante (e' semplicemente delizioso, trovate la ricetta sempre sul blog sotto
"Scuole di cucina").



E naturalmente pandoro, torrone al cioccolato, cioccolatini vari..Slurp slurp slurp...
Alla dieta ci pensiamo a gennaio, vero? :-)))))



 Natalka's Avatar


lunedì 10 dicembre 2012

Natale in Finlandia



Un Natale diverso dal nostro? Guardiamo quello che succede in Finlandia. I Finlandesi festeggiano il Natale il 24 dicembre. Il 25 e' ancora un giorno di festa ma il giorno principale resta quello della vigilia. Le famiglie, che spesso abitano lontano, si riuniscono e celebrano tre giorni con le persone care, andando in sauna e mangiando cibi tradizionali tra cui prosciutto al forno, arrosto di maiale, cibi cotti in casseruola e insalate. A colazione viene servito budino di riso. I biscotti allo zenzero e il cioccolato sono la norma.                                                                                                                                                   
Una particolarita' tutta finlandese e' senza dubbio lo stile a buffet del pranzo. Anche in un ambiente privato e intimo bisogna mettersi in fila, scegliere il cibo e poi aspettare che tutti siano tornati al tavolo per iniziare a mangiare. Per quanto riguarda i piatti, non c'e' un ordine preciso, non si dividono in antipasti, primi ecc., tutto va sullo stesso tavolo e ognuno decide da se che cosa prendere.
In ogni caso, il protagonista gastronomico del Natale e' il prosciutto al fornojoulukinkku. Il prosciutto viene comprato qualche giorno prima e surgelato. Verra' poi fatto scongelare e sara' ricoperto di pane grattugiato, alcune spezie, mostarda, bagnato con birra non alcolica o acqua e cotto al forno per piu' di 10 ore (di solito un'ora per ogni chilo di carne). Il forno viene acceso la sera prima e il prosciutto e' cosi' pronto al mattino del giorno di Natale. Ma non deve essere caldo e viene servito a fette molto sottili.                                                                                                         

Altri piatti tipici della gastronomia finlandese:  salmone, stufato di renna al forno con bacche rosse, sformato di patate, pane di segale, insalata mista, un misto di formaggi tra cui non manca mai il leipäjuusto, formaggio della Lapponia cotto a fiamma guarnito di marmellata di  lakka (mora di palude).
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venerdì 7 dicembre 2012

La cucina italiana



Il 6 dicembre sono stata invitata come food blogger a una lezione della scuola di cucina "La cucina italiana" che si trova in P.zza Aspromonte, 15 a Milano. Il docente era lo chef Giovanni Maggi. Ho trovato gradevole l'ambiente: un salotto con grande tavolo basso e due grandi cucine, una che precede l'altra. Non ci sono postazioni personali ma un grande tavolo con fornelli dove lo chef cucina davanti agli allievi e dietro di lui il solito grande specchio che permette di seguire i procedimenti anche a chi e' seduto in fondo.  Lo chef ha spiegato con chiarezza e simpatia due piatti all'apparenza semplici da preparare ma di grande effetto visivo e soprattutto..decisamente buoni!

Metto qui le due ricette presentate:


Tagliatelle alla crema di scalogno e zafferano, cacio padano e pepe
Yummy animated emoticon

Ingredienti per 4 persone:
250gr di tagliatelle secche (ev bio Delverde)
4 scalogni grandi o 5 piccoli
20gr di burro
4 cucchiai di olio evo
1 bustina di zafferano
80gr di parmigiano
pepe nero
sale

Procedimento:
Spolverare di cacio padano (parmigiano) una padella antiaderente e cuocerlo a fuoco medio fino a renderlo dorato e croccante. Si fa riposare un attimo e poi lo si avvolge intorno a un mattarello grande. Pulire e affettare molto sottilmente gli scalogni, farli appassire 3' con il burro e bagnare con un mestolo di acqua. Salare leggermente e cuocere per 5'. Aggiungere anche un cucchiaio di olio evo. Cuocere le tagliatelle in acqua bollente salata per 3'. Scolare. Aggiungere 1 mestolo di acqua di cottura della pasta alla crema di scalogno e zafferano, mescolare e incorporare il formaggio. Mescolare delicatamente. Condire le tagliatelle con poco olio evo. Versare la crema calda in 4 piatti caldi e fondi e pepare. Completare con una tegola di parmigiano. 

Involtino salta in bocca glassato alla Birra Moretti La Rossa.

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Ingredienti per 4 persone:
12 piccole scaloppine di vitello del peso di 25gr ciascuna
Una 33 di birra Moretti La Rossa
6 fettine di prosciutto crudo
12 piccole fettine sottili di provolone
Qualche fogliolina di timo
1g di maizena
2 g di miele
olio e burro/sale e pepe

Procedimento:
Porre sulle fettine di carne le fettine di prosciutto crudo tagliate a meta' e le fettine di provolone. Condire con qualche fogliolina di timo, arrotolare e fissare con stuzzicadenti. Rosolare gli involtini in padella con olio e burro ben caldi per circa 2'. Salare leggermente e pepare a piacere. Conservare gli involtini al caldo. Eliminare il grasso di cottura e spolverare la padella con un niente di maizena. Aggiungere il miele e bagnare sul fuoco con meta' della birra. Ridurre sino a ricavarne qualche cucchiaio sciropposo. Togliere dal fuoco e mescolare con 10g di burro ben freddo. Porre gli involtini su 4 piatti piani caldi, eliminare gli stecchini e versare la salsa calda. 


domenica 2 dicembre 2012

Due romanzi da gustare



Gif Anime Gâteau chocolat en forme de chat                  
Ladra di cioccolato” di Laura Florand, edito da Leggereditore, sa trasportare il lettore in un mondo dove amore, erotismo, cioccolato e desiderio si fondono in un insieme omogeneo e che fa innamorare.              
Cade, ha ventotto anni ed è la figlia del più grande produttore americano di barrette di cioccolato destinate alla distribuzione industriale. È arrivata a Parigi spinta dal mito della città più romantica del mondo e dal sogno che coltiva fin da bambina: associare il nome delle tavolette Corey, la ditta di famiglia, a quello del miglior chocolatier di Parigi, l'arrognate Sylvain Marquis, creando una linea di cioccolato per gourmet che porti il suo nome. Il tentativo non riesce e allora Cade decide di introdursi una notte nell’atelier per cercare di carpire il segreto di cioccolatini così squisiti da provocare un autentico orgasmo dei sensi, ma.... Non vi rivelo il finale, ma il libro e' davvero da leggere!                     
                                                                               
Altro romanzo simil-culinario e': " Di viole e di liquirizia” scritto da Nico Orengo. E’ un romanzo ambientato nelle Langhe, il protagonista è un sommelier francese, Daniel, chiamato ad Alba per guidare alcune degustazioni. La descrizione dell’ambiente, dei vini, le schede tecniche delle bottiglie, che qui non appaiono la caricatura di cui troppo spesso si parla ma parte integrante del racconto, i pranzi e le cene…tutto trasmette l’odore e il sapore dei luoghi..In un periodo in cui la letteratura abbonda di gia' visto, un bel libro sul gusto delle cose buone, della cucina regionale e soprattutto del buon vino, ci voleva proprio!