lunedì 23 giugno 2014

La cucina nel teatro napoletano

La cucina nel teatro napoletano

(da http://www.portanapoli.com/)
Da sempre nella lunga storia dello spettacolo c’è 
stato un forte connubio tra cibo e teatro. Infatti
 già durante l’epoca romana le manifestazioni 
teatrali avvenivano di continuo durante 
particolari feste: ora religiose, ora profane, 
ora dinastiche, ora orgiastiche, fino a giungere
all’era umanistica-rinascimentale ove il 
teatro era associato alla festa carnascialesca
o ad una rappresentazione di regime e potere
(stiamo parlando del teatro cortigiano diffusosi 
in tutte le Corti degli Stati Italiani, e trattasi di 
uno spettacolo allestito per volere del principe, 
il quale durante l’esibizione di danze e 
musiche predisponeva in una sala della sua
corte un lauto ricevimento, come documentazione
esemplare del proprio potere). Quindi lo spettacolo
fin dalla notte dei tempi è stato affiancato a ricchi 
e abbondanti banchetti.


  


Osservando Pulcinella, antica maschera napoletana
nata durante l’epoca della Commedia dell’Arte, è 
evidente questo forte connubio tra cibo e teatro. 
Polecenella ama mangiare, egli è alla continua ricerca 
di cibo, avverte incessantemente un gran bisogno di 
sfamarsi. Il cibo è per lui una vera e propria fissa, 
difatti la sua principale paura è proprio quella di 
rimanere digiuno. Nella tradizione napoletana e 
nell’immaginario collettivo la nostra maschera è 
spesso raffigurata in dipinti, riquadri, affreschi, 
sculture, statuette con cibi appetitosi, spaghetti, 
tazzine di caffè, frutta e varie vivande legate al 
costume meridionale e napoletano. Ciò spiega 
come il furbo servo, vivendo alla giornata sfrutta 
tutta la sua astuzia per procurarsi un “tozzo di pane”.

 

Ancora possiamo ricordare gli spettacoli rappresentati
a Napoli nei cafè-chantant di inizio ‘900, ricchi 
di musica, comicità, balletti, gags, di intrattenimento 
con degustazioni, con drink e bevande. Gli spettatori
avevano dunque la possibilità di gustare cibo e 
godersi un “teatro” inteso come occasione di svago
e di divertimento ammirando illustri artisti, tra cui 
ricordiamo il Nostro Raffaele Viviani, i fratelli De Filippo
e il grande Toto'.


 

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