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venerdì 19 ottobre 2018

Dolci milanesi e lombardi

Milano e' sempre piu' dolce, lo conferma l'apertura di nuove ed eleganti pasticcerie dove gustare dolci ottimi al gusto ma anche raffinati e spesso coloratissimi.

I dolci tipici milanesi e lombardi non sono solo il classico panettone, ma anche il pan de mej, la torta di latte, la bisciola e la persicata.

Il pan de mej  (o panigada) si preparava, per tradizione, il 23 aprile per la festa di San Giorgio, come auspicio per una stagione fertile. Il nome deriva dalla parola miglio, farina usata fino al XVII secolo per produrre il pane e che poi venne sostituita dalla farina di granturco. 

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La torta di latte e' un dolce povero, nato in Brianza, nel quale si riutilizzava il pane avanzato e ormai secco, che veniva lasciato in ammollo tutta notte nel latte. Oggi in genere si arricchisce con frutta secca e cioccolato.

Risultati immagini per la torta di latte milanese

La bisciola e' "il panettone delle Alpi" ed e' composto da un impasto a base di farina di segale lievitato naturalmente con un procedimento molto lento, di 36 ore, e poi arricchito da uva sultanina, miele, noci e fichi secchi.



La persicata e' un dolce bresciano che valorizza i pescheti che una volta erano molto numerosi in citta'. E' una confettura a base di pesche e zucchero che diventa cosi' densa da poter essere tagliata in piccoli pezzi che poi vengono ricoperti di zucchero.

Risultati immagini per la persicata bresciana

giovedì 19 luglio 2018

Il vino nel bicchiere

Interessante vero?

Certo che se in casa si dovessero tenere almeno due esemplari dei bicchieri
qui sotto, poveri noi!


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mercoledì 13 dicembre 2017

Cibi insoliti da gustare 4

Risultati immagini per mostaccioli il cavallo di San Francesco) mostaccioli neri

Stavolta parliamo di dolci tipici calabresi e in particolare dei Mostaccioli di
Soriano Calabro. I mostaccioli sono dolci tradizionali della Calabria, molto
gustosi e apprezzati. L'origine della parola e' greca, "mustacea" e' infatti il
nome con il quale Teocrito li ricorda nei suoi Idilli.

Risultati immagini per mostaccioli il cavallo di San Francesco) mostaccioli neri

Questi dolci, biscotti duri, compatti, pesanti, fatti con farina e miele e, a volte,
anche con mosto di vino caldo, sono modellati in base alla ricorrenza in cui
vengono preparati. Per esempio, in occasione di fidanzamenti e matrimoni
vengono confezionati a forma di cuore e decorati con stagnola rossa, mentre
quelli a forma di cavallo, gallo, pesce ecc. vengono modellati per ricordare
l'agricoltura e l'allevamento che hanno a lungo  caratterizzato l'economia locale.
Una curiosita', quelli  che hanno il colore nero (come  il cavallo di San Francesco)
sono  realizzati tramite la bruciatura dello zucchero messo a cuocere sul fuoco
con pochissima acqua.


Risultati immagini per mostaccioli neri cavallo san francesco


A seconda delle aree di produzione, i mostaccioli prendono nomi differenti
come "mastazzola", "mustazzoli", "nzudde", "mastruzzola".

Mostaccioli Calabresi N'zuddhe

















lunedì 17 aprile 2017

Cibi insoliti da gustare 3

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Questo si che e' un piatto insolito, parliamo di "SOCERE E NORE" e cioe' di fagioli di forma ovale con una superficie colorata di bianco e di nero, che si chiamano cosi' perche' il marcato contrasto dei colori ricorda la contrapposizione tipica tra suocera e nuora. Si coltivano nel Parco Abruzzese della Majella e vengono spesso utilizzati per cucinare primi piatti

Risultati immagini per fagioli socere e nore coltivati nel parco majella d'abruzzo

In commercio si trovano sia freschi, da sgranare dal baccello prima della cottura, che secchi, da utilizzare dopo averli messi a bagno per 10 ore circa. In genere si consumano lessati per primi piatti di pasta o di zuppa o minestra, ma anche da soli. Si seminano a fine maggio e si raccolgono a fine luglio. Ecco una ricetta

Immagine correlata

Ecco un modo semplicissimo e gustoso per cucinarli: dopo averli lessati, farli in umido su un trito di carota, sedano e cipolla. Sono ottimi anche per per insaporire un risottino o una minestra.

Risultati immagini per risotto fagioli socera  e nore

Una ricetta da provare con i fagioli socera e nora, sono le lasagnette, meglio se  fresche. In una padella preparare un soffritto con porro tagliato a fettine sottili, uno spicchio d'aglio tritato, prezzemolo e un pizzico di sale. Scolare la pasta molto al dente e farla insaporire saltandola brevemente nella padella. Sistemare poi le lasagnette umide in una pirofila. Coprirle con un passato di fagioli precedentemente lessati e aggiungerne sopra qualcuno intero lasciato da parte, aggiungere un po' di rosmarino, olio evo e un po' di pepe: piatto pronto e da gustare!



 











martedì 21 marzo 2017

Cibi insoliti da gustare 2

Tante sono le eccellenze gastronomiche in Italia e molte sono davvero poco conosciute.

Un esempio, a Gravina di Puglia, in provincia di Bari, esiste un formaggio semiduro a pasta filata, quasi simile al caciocavallo, prodotto con latte bovino crudo, che e' ricco di profumo e sapore ed  ha una forma sferica particolare, tanto che viene chiamato "il pallone di Gravina".

Risultati immagini per formaggio il pallone di gravina di puglia

Spesso questo "pallone" viene utilizzato come principale ingrediente di un panino assai popolare in Puglia, quello preparato con la mortadella insieme a questo formaggio. Il pallone e' molto gustoso anche sciolto, da utilizzare come saporita cremina per svariate ricette. Puo' essere consumato dopo quattro mesi dalla sua produzione. La stagionatura consente di acquisire maggiore piccantezza e pregio. 

Risultati immagini per formaggio il pallone di gravina di puglia

E per tutte le informazioni che vi interessano, esiste un sito internet che puo' soddisfare tutte le vostre curiosita':

http://www.pallonedigravina.info/

Risultati immagini per panino  pallone di gravina e mortadella

Il pallone di Gravina e' reperibile all'interno dei caseifici del territorio dell'Alta Murgia e della Murgia Lucana-Materana.






domenica 12 febbraio 2017

Cibi insoliti da gustare




Quanti cibi insoliti da gustare, ne inventano di tutte! Lo sapevate che esiste il gelato alla cipolla? Esiste ed e' possibile farlo con la cipolla rossa di Breme che e' anche detta "la dolcissima"! Non per niente, il il famoso EnzoVannozzi, fondatore dell'Accademia della Gelateria, era convinto che tutto quello che si puo' mangiare puo' essere trasformato in gelato! 

Questa e' la ricetta proposta da La Cucina Italiana:

Ingredienti:
500 gr di cipolle
100gr di zucchero
100gr di acqua
450 gr di latte
300gr di panna fresca
100gr di olio evo.

Preparazione:
Affettate sottilmente le cipolle e fatele riposare con un po' di sale. Sciacquate con cura. Preparate in una pentola lo sciroppo mescolando tutti gli ingredienti liquidi e aggiungendo le cipolle. Fate raggiungere il bollore lasciando cuocere finche' le cipolle non saranno morbide. Lasciate raffreddare completamente e riponete il contenitore in frigo per un giorno. Successivamente frullate e mettete in freezer.

Non ci resta che assaggiare il gelato alla cipolla! 


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domenica 2 ottobre 2016

Ristorante con stampante in 3D!

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Una grossa novita'! Si trova a Londra FoodInk, il primo ristorante gourmet al mondo dove tutto quello che si mangia, le posate, gli utensili e anche le sedie e i tavoli, sono completamente prodotti con una stampante 3D in uno spazio futuristico molto ambito da chi  desidera gustare una cena pop up concettuale in cui la cucina incontra le tecnologie di domani insieme a una nuova filosofia del mangiare. 

Risultati immagini per foodInk il primo ristorante in 3d Risultati immagini per animated gif smiley eating

Nel ristorante, progettato da Antony Dobrzensky e Marcio Barradas, ruota un team internazionale composto da progettisti, chef, ingegneri e tecnologi vari. Il cibo esce da una stampante speciale realizzata da byFlow, compagnia ideatrice di Focus, prima stampante portatile 3D multi materiale creata nel 2014, e caricata non con la resina ma bensi' con verdure, carni, farine ecc., tutti ingredienti che, una volta ridotti in pasta, vengono poi inseriti in un contenitore a siringa che e' collegato alla stampante.

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Al momento solo una decina di persone hanno potuto partecipare, a luglio, a una cena di questo genere comprensiva di 9 portate al prezzo di 264 sterline a persona ma, entro la fine del 2016, si potrebbe riuscire a replicare l'evento in diverse citta' del mondo, grazie a FoodIn on tour e quindi si pera anche a Roma o Milano.

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giovedì 29 ottobre 2015

In giro per Milano: a tutta pizza






Giovedi 29 ottobre sono stata a un incontro dedicato all'eccellenza nella pizza e ho assistito a una gustosissima lezione di cucina del campione del mondo della pizza Federico Visinoni 

che  ha presentato e  ha fatto assaggiare un'ottima margherita e poi dei deliziosi quadrotti di focaccia calda e fragrante con sopra, a crudo, fettine di mozzarella di bufala guarnite da una cupoletta di friarielli caldi buonissimi. 


Qualche curiosita' sulla pizza. La pizza cosi' come noi la conosciamo e' nata a Napoli. In particolare nel 1889, Raffaele Esposito e sua moglie Rosa, titolari di una pizzeria napoletana, per fare omaggio alla Regina Margherita, moglie di Re Umberto I, prepararono una pizza tricolore a base di pomodoro, basilico e mozzarella creando cosi' ufficialmente la pizza Margherita.


La pizza margherita e' il piatto vegetariano per eccellenza o almeno quello piu' consumato dai vegetariani italiani. Sembra infatti che, chi non mangia carne, al ristorante preferisca scegliere una gustosa e sfiziosa pizza margherita.




Nel giugno 2014, a Las Vegas, si e' tenuta la gara dei pizzaioli piu' veloci: ha vinto l'inglese Pali Grewal che ha impastato e infornato 3 pizze in 32 secondi e 28 centesimi. 


Tra le pizze piu' strane al mondo, quella di coccodrillo d’acqua salata, una ricetta australiana che potrete trovare presso l’Hotel At The Rocks, a Sydney e la pizza in cono, una pizza da gustare nel pratico cono gelato. Viene venduta dal camioncino K!Pizzacone che gira per Midtown. 

       Crocodile-Pizza        

pizza in cono

                                                        

                                                           

giovedì 21 maggio 2015

Cucina e sapori nel film d'autore



Spesso la cucina e' la protagonista a tutti gli effetti di una commedia o di un film d'autore. Qui ve ne segnalo qualcuno.

Nel film: "Semplicemente irresistibile di Mark Tarlov,  Amanda  eredita alla morte della madre una trattoriaccia da due soldi. Che fare? Lei non sa cucinare e ha pure problemi economici. Ma il destino bussa alla sua porta e un signore simpatico e misterioso le regala un grosso granchio che non sara' cucinato ma le portera' fortuna..  

 

In "Amore, cucina e...curry" di Lasse Hallstrom, regista di "Chocolat", la famiglia Kadim, emigrata dall'India e guidata dal capofamiglia Papa, si stabilisce in un piccolo e delizioso villaggio francese dove aprira' Maison Mumbai, un ristorante indiano a conduzione familiare, creando molto attrito con l'algida titolare e cuoca del rinomato ristorante del Posto "Saule Pleurer" (Helen Mirrer).

 

Un altro film che ha la cucina come protagonista e': "Chef - La ricetta perfetta" di e con Jon Favreau. Il cuoco Carl, chef rinomato di un ristorante di Los Angeles, finisce sul lastrico dopo una recensione velenosa di un critico culinario e decide di ripartire dal principio, tornando a cucinare seguendo il proprio estro. Ha inizio un viaggio a bordo di un camioncino attrezzato con cucina, in compagnia di un amico e del figlio. Sara' un successo gastronomico inaspettato, seguito sui social network in piu' tappe fino al ritorno a casa. 

 

Buon ultimo, vi segnalo il film "Chef" di Daniel Cohen. Una coppia di cuochi dalle vite opposte, uno una raffinata forchetta pieno di idee brillanti ma senza un posto di lavoro che gli sia congeniale (infatti fa l'imbianchino in una casa di riposo)  e l'altro, uno chef stellato che rischia di perdere il suo ristorante per mancanza di proposte nuove. I due si incontreranno e..faranno scintille! 

 

Buona visione!



giovedì 10 luglio 2014

E' chimica e non magia




La chimica e la fisica sono discipline scientifiche che ci permettono di conoscere la materia e le sue trasformazioni e la cucina rappresenta l’arte di trasformare gli alimenti. Anche il semplice taglio della verdura può indurre reazioni chimiche. La cottura è un fenomeno chimico poiché cambiano il colore, la consistenza, l’odore e il sapore. La maionese è un fenomeno fisico, l’emulsione: le molecole d’olio e d’acqua, inizialmente separate, si riorganizzano in una dispersione di gocce d’olio e d’acqua legate dalle proteine dell’uovo. 

 

Da sempre la scienza e' entrata in cucina, attraverso la trasformazione e la manipolazione dei cibi. La cottura e' un fenomeno fisico e l'abbinamento dei prodotti mira a ottenere un sapore che deve, chimicamente, stimolare le nostre famose papille gustative.  



Un esempio pratico? Chi non e' ammattito in cucina dietro ad un souffle'? Ebbene, non e' l'aria a gonfiare il souffle' bensi' l'evaporazione dell'acqua contenuta nel latte o nelle uova dell'impasto. Non solo. Quanto puo' gonfiarsi un souffle'? Un modello termodinamico spiega che la temperatura del souffle' e' circa pari a quella del forno sulla crosta e sul fondo dello stampo, diminuendo al centro.






Pero'..meno male che non serve saperne di scienza e chimica per cucinare bene, si puo' farlo anche da...analfabeti! :-)






domenica 29 giugno 2014

Cinema e cucina





Un buffet ricco di pietanze e dolci prelibati che 

salta in aria durante un ricevimento, ma in realtà

erano di gesso e decorati con una sac à poche. 

Un uomo a cui il violento morso di un cane porta 

via un dito, ma, per sua fortuna, era solamente 

fatto di un impasto a base di wurstel. E ancora un 

servo che, durante uno sfarzoso banchetto nella 

Roma imperiale, apre in due una grassa anatra da 

cui fuoriescono, sgusciando, delle anguille, ma 

erano già state cucinate. Sono solamente alcuni 

dei tanti espedienti e trucchi cinematografici ideati 

dallo chef Fabio Campoli, chiamato dalle grandi 

produzioni, ad allestire i set che hanno per 

protagonista, la cucina e il cibo. 


Un esempio la ricetta dell’anatra farcita con anguille e alloro, tipico piatto di Roma antica, costata un mese di prove  e per la quale e' stato speso un capitale. "Durante un banchetto uno schiavo doveva aprire l’anatra dalla quale fuoriuscivano poi delle anguille vive..  Poiché l’anatra ha la cassa toracica piccola, e' stata scelta una tacchinella. Tagliata in due da dietro, svuotata e cotta con dell’ovatta all’interno, e poi ricucita sempre da dietro. Di tutte le anguille comprate, solamente due non sono state cucinate per far sì che, una volta aperto in due l’animale, spingessero in fuori anche quelle cucinate dando l’idea di essere tutte vive”. Una cosa e' certa, Fabio Campoli, grazie alla sua formazione televisiva e al ricco bagaglio di esperienze accumulate in oltre quindici anni di apparizioni in televisione, radio e giornali, è oggi il meglio come riferimento per il cinema nel food design. 

Tratto da: http://www.araldodellospettacolo.it/