Milano e' sempre piu' dolce, lo conferma l'apertura di nuove ed eleganti pasticcerie dove gustare dolci ottimi al gusto ma anche raffinati e spesso coloratissimi.
I dolci tipici milanesi e lombardi non sono solo il classico panettone, ma anche il pan de mej, la torta di latte, la bisciola e la persicata.
Il pan de mej (o panigada) si preparava, per tradizione, il 23 aprile per la festa di San Giorgio, come auspicio per una stagione fertile. Il nome deriva dalla parola miglio, farina usata fino al XVII secolo per produrre il pane e che poi venne sostituita dalla farina di granturco.
La torta di latte e' un dolce povero, nato in Brianza, nel quale si riutilizzava il pane avanzato e ormai secco, che veniva lasciato in ammollo tutta notte nel latte. Oggi in genere si arricchisce con frutta secca e cioccolato.
La bisciola e' "il panettone delle Alpi" ed e' composto da un impasto a base di farina di segale lievitato naturalmente con un procedimento molto lento, di 36 ore, e poi arricchito da uva sultanina, miele, noci e fichi secchi.
La persicata e' un dolce bresciano che valorizza i pescheti che una volta erano molto numerosi in citta'. E' una confettura a base di pesche e zucchero che diventa cosi' densa da poter essere tagliata in piccoli pezzi che poi vengono ricoperti di zucchero.
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venerdì 19 ottobre 2018
giovedì 19 luglio 2018
Il vino nel bicchiere
Interessante vero?
Certo che se in casa si dovessero tenere almeno due esemplari dei bicchieri
qui sotto, poveri noi!
Certo che se in casa si dovessero tenere almeno due esemplari dei bicchieri
qui sotto, poveri noi!
mercoledì 13 dicembre 2017
Cibi insoliti da gustare 4
Stavolta parliamo di dolci tipici calabresi e in particolare dei Mostaccioli di
Soriano Calabro. I mostaccioli sono dolci tradizionali della Calabria, molto
gustosi e apprezzati. L'origine della parola e' greca, "mustacea" e' infatti il
nome con il quale Teocrito li ricorda nei suoi Idilli.
Questi dolci, biscotti duri, compatti, pesanti, fatti con farina e miele e, a volte,
anche con mosto di vino caldo, sono modellati in base alla ricorrenza in cui
vengono preparati. Per esempio, in occasione di fidanzamenti e matrimoni
vengono confezionati a forma di cuore e decorati con stagnola rossa, mentre
quelli a forma di cavallo, gallo, pesce ecc. vengono modellati per ricordare
l'agricoltura e l'allevamento che hanno a lungo caratterizzato l'economia locale.
Una curiosita', quelli che hanno il colore nero (come il cavallo di San Francesco)
sono realizzati tramite la bruciatura dello zucchero messo a cuocere sul fuoco
con pochissima acqua.
A seconda delle aree di produzione, i mostaccioli prendono nomi differenti
come "mastazzola", "mustazzoli", "nzudde", "mastruzzola".
lunedì 17 aprile 2017
Cibi insoliti da gustare 3
Questo si che e' un piatto insolito, parliamo di "SOCERE E NORE" e cioe' di fagioli di forma ovale con una superficie colorata di bianco e di nero, che si chiamano cosi' perche' il marcato contrasto dei colori ricorda la contrapposizione tipica tra suocera e nuora. Si coltivano nel Parco Abruzzese della Majella e vengono spesso utilizzati per cucinare primi piatti
In commercio si trovano sia freschi, da sgranare dal baccello prima della cottura, che secchi, da utilizzare dopo averli messi a bagno per 10 ore circa. In genere si consumano lessati per primi piatti di pasta o di zuppa o minestra, ma anche da soli. Si seminano a fine maggio e si raccolgono a fine luglio. Ecco una ricetta
Ecco un modo semplicissimo e gustoso per cucinarli: dopo averli lessati, farli in umido su un trito di carota, sedano e cipolla. Sono ottimi anche per per insaporire un risottino o una minestra.
Una ricetta da provare con i fagioli socera e nora, sono le lasagnette, meglio se fresche. In una padella preparare un soffritto con porro tagliato a fettine sottili, uno spicchio d'aglio tritato, prezzemolo e un pizzico di sale. Scolare la pasta molto al dente e farla insaporire saltandola brevemente nella padella. Sistemare poi le lasagnette umide in una pirofila. Coprirle con un passato di fagioli precedentemente lessati e aggiungerne sopra qualcuno intero lasciato da parte, aggiungere un po' di rosmarino, olio evo e un po' di pepe: piatto pronto e da gustare!
martedì 21 marzo 2017
Cibi insoliti da gustare 2
Tante sono le eccellenze gastronomiche in Italia e molte sono davvero poco conosciute.
Un esempio, a Gravina di Puglia, in provincia di Bari, esiste un formaggio semiduro a pasta filata, quasi simile al caciocavallo, prodotto con latte bovino crudo, che e' ricco di profumo e sapore ed ha una forma sferica particolare, tanto che viene chiamato "il pallone di Gravina".
Spesso questo "pallone" viene utilizzato come principale ingrediente di un panino assai popolare in Puglia, quello preparato con la mortadella insieme a questo formaggio. Il pallone e' molto gustoso anche sciolto, da utilizzare come saporita cremina per svariate ricette. Puo' essere consumato dopo quattro mesi dalla sua produzione. La stagionatura consente di acquisire maggiore piccantezza e pregio.
E per tutte le informazioni che vi interessano, esiste un sito internet che puo' soddisfare tutte le vostre curiosita':
http://www.pallonedigravina.info/
Il pallone di Gravina e' reperibile all'interno dei caseifici del territorio dell'Alta Murgia e della Murgia Lucana-Materana.
Un esempio, a Gravina di Puglia, in provincia di Bari, esiste un formaggio semiduro a pasta filata, quasi simile al caciocavallo, prodotto con latte bovino crudo, che e' ricco di profumo e sapore ed ha una forma sferica particolare, tanto che viene chiamato "il pallone di Gravina".
Spesso questo "pallone" viene utilizzato come principale ingrediente di un panino assai popolare in Puglia, quello preparato con la mortadella insieme a questo formaggio. Il pallone e' molto gustoso anche sciolto, da utilizzare come saporita cremina per svariate ricette. Puo' essere consumato dopo quattro mesi dalla sua produzione. La stagionatura consente di acquisire maggiore piccantezza e pregio.
E per tutte le informazioni che vi interessano, esiste un sito internet che puo' soddisfare tutte le vostre curiosita':
http://www.pallonedigravina.info/
Il pallone di Gravina e' reperibile all'interno dei caseifici del territorio dell'Alta Murgia e della Murgia Lucana-Materana.
domenica 12 febbraio 2017
Cibi insoliti da gustare
Quanti cibi insoliti da gustare, ne inventano di tutte! Lo sapevate che esiste il gelato alla cipolla? Esiste ed e' possibile farlo con la cipolla rossa di Breme che e' anche detta "la dolcissima"! Non per niente, il il famoso EnzoVannozzi, fondatore dell'Accademia della Gelateria, era convinto che tutto quello che si puo' mangiare puo' essere trasformato in gelato!
Questa e' la ricetta proposta da La Cucina Italiana:
Ingredienti:
500 gr di cipolle
100gr di zucchero
100gr di acqua
450 gr di latte
300gr di panna fresca
100gr di olio evo.
Preparazione:
Affettate sottilmente le cipolle e fatele riposare con un po' di sale. Sciacquate con cura. Preparate in una pentola lo sciroppo mescolando tutti gli ingredienti liquidi e aggiungendo le cipolle. Fate raggiungere il bollore lasciando cuocere finche' le cipolle non saranno morbide. Lasciate raffreddare completamente e riponete il contenitore in frigo per un giorno. Successivamente frullate e mettete in freezer.
Non ci resta che assaggiare il gelato alla cipolla!
sabato 19 novembre 2016
Showcooking d'autore: Michelangelo Citino
In occasione di un evento dedicato all'Aceto Balsamico di Modena Manicardi, ho partecipato
da Kitchen, in Via De Amicis a Milano, a uno showcooking di Michelangelo Citino, il famoso
chef del Michelangelo Restaurant (Milano Linate).
Due i piatti presentati e assaggiati:
Crema di melanzane all'aceto balsamico, pomodoro, nocciole e caffe'
E' l'ideale per un finger-food d'effetto, ecco la ricetta:
Prendete una melanzana, tagliatela a meta' per lungo e avvolgetela nella carta stagnola. Mettete poi in forno per 40'circa. Una volta pronta, frullatela con olio, sale e aceto balsamico in modica quantita'. Prendete delle scodelline di vetro con sul fondo un'ombra di aceto. Metteteci un po' di melanzana, qualche nocciola, un po' di mollica di pane cotta al forno e croccante, poca polvere di caffe', mezzo pomodorino disidratato (si metteno i pomodorini al forno senza condimento per 40'ca o si acquistano gia' pronti) e una fogliolina di insalata per decorare e..buon appetito!
L'altra ricetta preparata dallo chef e gustata da me:
Riso mantecato alla stracciatella di burrata, aceto balsamico e lamponi disidratati
Ecco la ricetta:
Tostate il riso (Carnaroli) in una pentola senza soffritto o condimento, unite acqua calda e fate cuocere aggiungendo un po' per volta il sale: non tutto insieme e non a fine cottura. Nel frattempo avrete messo a
scolare la stracciatella che poi unirete al riso quando mancano 2' alla cottura che dovra' essere in tutto di
12/15 minuti al massimo. Fuori dalla fiamma, mescolate con burro abbondante e parmigiano. Servite il riso decorandolo con lamponi disidratati e un filo di aceto balsamico. Risultera' un ottimo riso con un sapore intenso
e gustoso!
E adesso? Non resta che provare a riprodurre queste due ricette: ne vale proprio la pena!
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