domenica 28 aprile 2013

Avanzi di galera - Le ricette dei poco di buono



Avanzi di galera – Le ricette dei poco di buono
Autori: i detenuti di San Vittore
A cura associazione Il Due
Guido Tommasi Editore
Pag. 179, 13 Euro


   
Con 13 Euro si può assaggiare la cucina carceraria; quella fatta dai ‘poco di buono’: una raccolta di curiose ricette, accompagnate da racconti di qualità. Sì, perché il libro, oltre a trattar di cucina, ci svela con ironia la vita all’interno del carcere.
Nato da un'idea di Emilia Patruno, giornalista che coordina la redazione di “Il due”, il magazine online del carcere di San Vittore, Avanzi di galera è diventato un manuale dell’arte di arrangiarsi e insieme la testimonianza di una umanità che cerca di sopravvivere nelle difficili condizioni della prigione.
Prima di tutto bisogna sapere che in carcere in Italia non si va alla mensa comune, ognuno mangia in cella con i compagni, che se va bene sono in quattro o, se va male, in otto. Il fornelletto è una bomboletta da campeggio piazzata vicino alla turca e le posate, proibite, sono costruite con coperchi di barattoli vuoti di latta o dalla formica degli armadietti, mentre il forno si può fare rivestendo di carta d’alluminio due cassette della frutta.
Non deve essere facile tirare le lasagne con un manico di scopa, cucinare la pizza senza il forno, farsi la pasta alla ricotta senza la ricotta o i dolci senza la farina. Tecnica e fantasia, così, diventano gli ingredienti principali per sopperire alle molte limitazioni della vita in carcere.
Le ricette sono sorprendenti: sughi che sanno di carne senza contenerne, merende di pane con melanzane fritte e marmellata di arance, fagioli o pollo immangiabili trasformati in pietanze appetitose, pizze coloratissime e squisite.

  

(da www.mentelocale.it)

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